OFS: Ritiro di Avvento
11.01.2014
Il Ritiro di Avvento della Zona Cinque si è svolto nel calore e nella gioia della condivisione e della fraternità presso la nostra parrocchia di S. Lorenzo da Brindisi in Taranto. Presenti quasi tutte le Fraternità delle diocesi di Castellaneta e di Taranto. La giornata è iniziata con un momento di accoglienza e di condivisione intorno ad un caffè caldo e qualche ciambella e pasticcini offerti dalla fraternità locale.
Le lodi mattutine sono state presiedute da fra Giovanni Iuliani Ofm Conv, Assistente della Fraternità in formazione S. Massimiliano Kolbe. La catechesi è stata offerta da fra Angelo De Padova Ofm, Assistente delle Fraternità di Taranto di S. Pasquale e Massafra.
“Pace a voi” – ha esordito fra Angelo. È bello ricordare questa frase che Gesù dice agli apostoli quando li incontra dopo la sua morte. Ecco io faccio nuove tutte le cose. L’incontro con una persona che ti ama ti cambia la vita e l’incontro con Gesù fa nuove tutte le cose che non vanno nella nostra vita. Nel Vangelo del giorno Giovanni il Battista chiede a Gesù: sei tu quello che deve venire o devo attendere qualcun’altro? Anche Giovanni pur essendo un profeta pone questa domanda a Gesù, preso dallo scoraggiamento della prigionia. E noi siamo pronti ad accoglierlo o ci sentiamo indegni di farlo entrare perché ci reputiamo peccatori? Gesù non guarda il nostro peccato egli fa cose nuove solo se lo facciamo entrare nel nostro cuore.
Quando lo facciamo entrare egli cambia la nostra vita e ci incoraggia ad andare incontro agli altri per annunciare il suo Amore. E se i nostri cuori si innamorano di Lui siamo pronti a lasciare tutto. Quando ci si innamora di una persona si è pronti a lasciare tutto. Gesù invita i peccatori ad entrare nella sua casa ama i peccatori, non aspetta che si convertano per amarli, perché se lo facesse il loro cuore non cambierebbe. Spesso noi assumiamo un atteggiamento discriminatorio e precludiamo ai peccatori il loro ingresso nei nostri gruppi, nelle nostre fraternità . Dobbiamo invece accogliere i peccatori perché solo se le persone si sentono amati cambiano la loro vita, come Zaccheo, come la Maddalena che, dopo essere stata perdonata da Gesù, diventata la prima annunciatrice del Signore. O come Francesco che ha incontrato il Signore nel lebbroso.
Ognuno di noi ha il suo lebbroso. Per questo Natale riconciliamoci con i nostri lebbrosi e così non saremo otri vecchi ma diventeremo otri nuovi. Dobbiamo avere un cuore grande e aperto. Dove non c’è gioia, non c’è pace, non c’è Gesù, ci ricorda il nostro Papa Francesco. Incontrare Gesù, farlo entrare nelle nostre situazioni oscure cambia la nostra vita. Dobbiamo avere la capacità di essere accoglienti. Come fece san Francesco a Gubbio con il lupo. Il lupo in realtà non era un’animale ma una persona che i cittadini trattavano male. Il Santo chiede ai cittadini di Gubbio di dargli da mangiare di accoglierlo e di amarlo.
Questo nuovo atteggiamento modificò il comportamento del Lupo. Gesù non prende in giro a nessuno di noi, egli non ci obbliga a seguirlo ma se gli diamo la possibilità di entrare nel nostro cuore ci trasforma e compie grandi cose nella nostra vita. Lui bussa sta noi prendere la decisione di aprirgli la porta. Anche nelle situazioni della nostra vita oscurate dai nostri peccati, anche se gravi Lui porta luce. Sta a noi credere veramente che il Signore possa compiere questo miracolo nella nostra vita.
Dopo il confronto tra i partecipanti con alcuni interventi dei presenti, il ritiro si è concluso con la celebrazione eucaristica presieduta da fra Francesco Monticchio OFM Cap. assistente della fraternità locale di San Lorenzo da Brindisi.
I fratelli e le sorelle delle fraternità delle diocesi di Castellaneta e Taranto augurano con affetto a tutta la Puglia, anzi, al mondo intero, un Santo Natale ed un sereno anno nuovo.
Simona Morello
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